TECNICA I dieci controlli da effettuare sul vostro albero prima di salpare

2023-01-05 17:14:38 By : Mr. Franky Zhong

Prima di partire per una crociera o una lunga navigazione, è fondamentale verificare lo stato di salute del vostro albero: vi basti sapere che durante la ARC (la traversata atlantica in equipaggio con barche prevalentemente da crociera) il 36,4% delle imbarcazioni va incontro a danni ad alberatura e sartiame. Assieme al “maestro alberaio” Franco “Ciccio” Manzoli, il primo italiano a vincere la mitica Ostar (traversata atlantica in solitario da Plymouth a Newport), nonché titolare della Velscaf Masts & Rigging, vediamo i controlli e le regolazioni che dovrete effettuare sul vostro albero prima di una lunga navigazione per evitare problemi.

1. Le crocette. Assicuratevi che abbiano un angolo verso l’alto di 2-4 gradi. Non devono mai essere inclinate verso il basso perché questo potrebbe determinarne la chiusura sul profilo con conseguenti rischi di rottura dell’albero.

2. L’assetto longitudinale (prua-poppa) dell’albero. L’albero non deve mai essere inclinato verso prua, ma deve rimanere perpendicolare alla barca, al limite leggermente inclinato verso poppa (massimo 1-2 gradi), o, come si dice “agolettato”. Se tracciassimo la perpendicolare allo scafo dalla testa dell’albero, la distanza tra questa e l’attacco del boma dovrebbe essere di circa 20-30 cm per un albero di 15 metri. Verificatelo tendendo la drizza randa zavorrata con un secchio d’acqua.

3. L’assetto laterale. Importante, per le prestazioni della barca, che l’albero sia perfettamente dritto e non inclinato a dritta o a sinistra. Per verificarlo, utilizzate una rotella metrica il cui capo viene fissato alla drizza randa e issato in testa d’albero. Ora potrete misurare la distanza tra la testa d’albero e la landa di dritta e di sinistra: se le distanze saranno uguali o sfalsate di pochi millimetri, non c’è di che preoccuparsi.

4. La tensione delle sartie. Di norma, le sartie basse sono quelle più tesate, perché la prima porzione dell’albero è quella maggiormente sollecitata dagli sforzi delle vele in navigazione. Le sartie alte lavorano a minor tensione e quelle medie (diagonali) sono le più “molle”, perché hanno degli angoli molto più favorevoli sull’albero. Le sartie in spiroidale classico, per barche da crociera, hanno una durata media che va dai 12 ai 15 anni.

5. Lande. Verificate che siano presenti le coppiglie su tutti i perni delle lande e nel foro degli arridatoi. Qualora le sartie andassero in bando (di bolina, succede a quelle sottovento), in mancanza di coppiglie potrebbero sfilarsi determinando la caduta dell’albero.

6. La regolazione delle sartie. In porto si possono già eseguire i primi “aggiustamenti”, ma la regolazione vera e propria va eseguita in navigazione. In condizioni di vento medio-leggero (10-12 nodi), a vele piene mettetevi di bolina, prima su una mura, poi sull’altra. Se la testa d’albero flette sottovento, dovremo tesare le sartie alte. Se invece il profilo “spancia” sulla parte centrale, dovremo intervenire sulle sartie basse o le medie.

7. Il paterazzo. E’ opportuno avere un buon sistema di paranchi o idraulico che vi consenta di tesare bene il paterazzo di bolina, per dare una buona tensione allo strallo di prua, appiattire più possibile la catenaria e massimizzare le prestazioni di bolina. Viceversa, di poppa andrà mollato per inclinare in avanti l’albero e aumentare le performance sotto spi. Con la barca a riposo, il paterazzo va sempre allentato per non avere pressione sull’albero.

8. Piede. Tenete drenati i fori di uscita dell’acqua, onde evitare la formazione di una soluzione salina che corroda l’albero dall’interno. Soprattutto se avete il profilo in alluminio e la base in acciaio inossidabile.

9. Attacchi del boma e del vang. Sono entrambi punti sollecitati ed è importante verificare che i rivetti non abbiamo gioco, che le viti siano serrate bene e che non ci siano corrosioni. Verificate la presenza delle coppiglie nel perno del boma e della trozza.

10. Salire in testa. Vi ricordiamo che è opportuno periodicamente salire sull’albero con un bansigo per fare un controllo accurato del “resto”. Tutti i perni devono avere le coppiglie, verificate che le pulegge non abbiano giochi strani e girino bene, onde evitare che le drizze se le “mangino”. Verificate poi gli attacchi delle crocette, le sartie, che non siano presenti “criccature” nelle parti in alluminio. Per quanto riguarda le teste delle crocette, attenti alle ossidazioni: se le avete protette con coperture (pelle, scotch), controllatele spessissimo perché queste protezioni mantengono al loro interno l’umidità e il salino facilitando la corrosione.

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